"Il San Raffaele in questo momento è un po’ povero. Ma non credete ai giornali", assicura Don Verzè in un appassionato discorso in difesa del suo istituto (per il quale la Procura di Milano ha chiesto il fallimento), parlando alle matricole dell’Università Vita-Salute San Raffaele, nella Basilica dell’Ospedale. "La nostra Università è ricca. È ricca di soldi, è ricca di professori bravissimi, è ricca anche di studenti qualificati e seri. L’Università non è il San Raffaele. L’Università lavora nel San Raffaele, ma non è il San Raffaele. Ha una personalità giuridica e un’amministrazione completamente diversa dal San Raffaele. Volete sapere perché vi dico questo? Perché in giro c’è una confusione d’inferno. E i giornali sono dei grandi imbroglioni. Io non li leggo più. Non li leggo più. Perché cercano soltanto la notizia impressionante".
"Sapete perché il San Raffaele è povero di finanze?", ha detto ancora nel discorso riportato nel numero del settimanale Oggi in edicola. "Ve lo dico io perché io ne ho un po’ la responsabilità. Perché abbiamo costruito tutto quello che avete qui davanti agli occhi…Non c’è niente che possa servire all’ammalato che nel San Raffaele non ci sia o che non si trovi. E chi ha bisogno di qualche medicina che costa moltissimo, ce l’avrà, quella medicina: il San Raffaele è obbligato, si è autobbligato a fornirla. Costi quello che costi. E se c’è bisogno di una Tac speciale o di un’altra qualsiasi macchina o strumentazione per far guarire gli ammalati di tumore, al San Raffaele ci deve essere. Infatti, nel San Raffaele ci sono le migliori macchine per terapia e per diagnostica del mondo".